L'ALLUCE VALGO

È una deformità del primo dito del piede , caratterizzata da deviazione laterale e sporgenza mediale del primo metatarso.

È una patologia molto frequente, che colpisce soprattutto le donne e spesso è legata ad ereditarietà familiare.

Le cause possono essere moltelci, sia su base genetica (alluce valgo congenito) che secondarie a patologie infiammatorie (come l’artrite reumatoide) o altre deformità del piede (come la sindrome pronatoria).

Sebbene sia molto diffuso l’idea che l’alluce valgo sia associato all’utilizzo di calzature inadeguate, in realtà non è stata dimostrata al momento nessuna correlazione. 

La Presentazione clinica e diagnosi dell’alluce Valgo

La deviazione dell’alluce è molto spesso dolorosa per conflitto con le altre dita o con le calzature. Frequentemente si associa a borsite acuta a livello del primo metatarso, in grado di determinare ulcerazioni locali e talvota infezioni.

La diagnosi di alluce valgo richiede oltre ad un’accurata visita ambulatoriale, una radiografia in carico di entrambi I piedi. 

Il Trattamento dell'Alluce Valgo

Nel caso in cui il paziente sia poco sintomatico, la defmorità poco accentutata e senza il rischio di peggioramento imminente, I trattamenti non chirurgici attuabili in questo caso sono l’utilizzo di tutori, plantari ed antidolorifici, oltre all’utilizzo di scarpe comode che non creino attrito contro la cosidetta “cipolla”.

Quando la deformità progredisce nonostante le terapie conservative o se quest’ultime risultano inefficaci, l’unica alternativa concreta è quella chirurgica. 
L’anestesia locale sleettiva circa 20min prima dell’intervento. Tra tutte le tecniche anestesiologiche,, il “blocco alla caviglia” risulta il piu efficace sopprimere la sensibilità dolorifica (talvolta rimane invariata la sensibilità al tatto), immediata mobilità dell’arto e una buona analgesia post operatoria. Il disagio del paziente può essere ridotto mediante l’associazione di un ansiolitico, somministrato prima di eseguire il blocco.

La tecnica chirurgica prevede la correzione della deformità mediante l’utilizzo di mini-frese (come quelle per uso odontoiatrico) introdotte attraverso incisioni di pochi millimetri della cute. Ciò permette di ridurre il dolore, il sanguinamento e velocizzare il recupero post operatorio. Questa tecnica può prevedere o meno l’utilizzo di mezzi di sintesi, ovvero di viti che mantengono la correzione dell’osso nella posizione desiderata. Talvolta sono necessari tempi secondari per il trattamento della metatarsalgia o la correzione delle dita a martello.

Il Post Operatorio

Il paziente uscirà dalla sala operatoria con un bendaggio da mantenere fino al primo controllo post operatorio. Il trattamento chirurgico può essere eseguito in regime di Day Surgery ed è possbile poggiare il piede e camminare senza stampelle immediatamente con apposita scarpa post operatoria (scarpa piana).

Il primo controllo viene eseguito a 15-20 giorni per rimuovere I punti di sutura e realizzare un secondo bendaggio.
Verranno inoltre illustarti gli esercizi per mobilizzare l’alluce.
È consigliabile eseguire un ciclo di magnetoterapia a domicilio (è possbile noleggiare le apparecchiature) e alcune sedute di idrokinesiterapia (in particolare camminare in acqua).

A 35 giorni si rimuove definitivamente il bendaggoi, si esegue una radiografia in carico e il paziente potrà tornare a camminare con un paio di calzature comode.

A 3 mesi dall’intrevento, il paziente puo tornare a praticare attività sportiva in carico, in base alle capacità di recupero. 

Scrivimi subito per info